Storia del Palazzo

A ridosso della Cattedrale, sul lato settentrionale di Piazzetta Sett’angeli, a fianco della cinquecentesca Chiesa della Badia Nuova, sorge il Palazzo del Marchese Artale. Venne edificato fino al primo piano nel Settecento, mentre la seconda elevazione nella seconda metà dell’Ottocento.

L’immobile, alla fine del XVIII sec. apparteneva a Giuseppe Artale Procobelli , Marchese di Collalto, committente delle pitture di alcune sale, decorate da Giuseppe Renda e Francesco La Farina. Quest’ultimo, allievo del Velasco, dal quale apprese i principi neoclassici,  mise in pratica nell’esecuzione dell’opera i suoi stessi modelli stilistici e iconografici. 
Gli episodi illustrati di  mitologia greca,mettono in luce alcune delle scene più toccanti della guerra di Troia: dall’Ira di Achille alla sua vittoria su Ettore, da Priamo che prega Achille per il corpo di Ettore , fino al Giudizio di Paride, Amore e Psiche, le.Baccanali.
Le sue fabbriche, molto più antiche del prospetto ottocentesco, si sviluppano per un lungo tratto della salita Artale, dove il palazzo ha un altro ingresso con ampio giardino, una corta interna e la torre dell’acqua.
Oggi il Palazzo è conosciuto come Artale Tumminello .

Parziale veduta del prospetto prima del restauro

Il piano nobile,  interamente restaurato viene riaperto al pubblico ,luogo ideale per organizzare eventi esclusivi: convegni,meeting, dibattiti culturali e tanto altro.
Dopo un intenso lavoro di restauro conservativo, il Palazzo riapre riprendendo i fasti del passato e restituendo il suo antico splendore.

La sinergia tra la ditta esecutrice “Ekklesiasterion – Restauro Conservativo” di Caterina Balistreri e la sensibilità della committenza è riuscita a restituire al palazzo l’atmosfera del “sempre vissuto”

Il Piano Nobile riapre oggi e verrà messo a disposizione di quanti, amanti delle bellezze storiche di cui Palermo è ricca ,vogliono organizzare un evento esclusivo e prestigioso sia di natura culturale che mondana. 
Palazzo Artale Tumminello  è anche dotato di un teatro con foyer che è il luogo ideale per l’organizzazione di incontri culturali quali dibattiti, presentazioni di libri, meeting aziendali etc…

PALAZZO ARTALE TUMMINELLO  si offre agli ospiti come uno scrigno ricco di esperienze uniche per eventi speciali. Ogni angolo racconta una storia e si presenta come il luogo più adatto per chi intende unire storia ed eleganza.

IN BREVE

Il monumento di particolare interesse architettonico, artistico e storico, presenta il prospetto contiguo alla «Badia Nuova» su via Incoronazione, di fronte alle absidi della cattedrale, e affaccio laterale su via Simone di Bologna. Le indicazioni storiche fanno riferimento alle denominazioni topografiche di salita o vicolo Artale e salita o vicolo Ramirez

Storia

L’edificio fu costruito nel XVII secolo come residenza di Giuseppe Artale e Pocobelli, marchese di Collalta, in seguito transitato alla nobile famiglia Tumminello.

XX secolo

Nel 1906 fu sede dell’Istituto musicale «Luigi Maria Cherubini».

Epoca contemporanea

Oggi, interamente ristrutturato (2012 – 2013), è sede di residenze private e strutture ricettive.

Stile

La costruzione presenta quattro livelli, di cui tre elevazioni oltre il pianoterra, un piano nobile ubicato al primo livello, un corpo dai volumi ridotti con ampio terrazzo sulla cui recinzione, nella partizione centrale del prospetto, spicca lo stemma coronato del casato, blasone raffigurante un leone rampante tenente fra le zampe anteriori un piccone (martello).

Il portale ad arco con pietra di volta arricchita da mascherone, è abbellito da colonne ioniche su plinti a sostegno del balcone centrale.

I saloni e gli ambienti del piano nobile presentano volte affrescate e fastosi arredamenti.

Istituto musicale

L’Istituto musicale femminile «Luigi Maria Cherubini» nasce nel 1906 sotto il patrocinio della duchessa Beatrice Mantegna Ganci dell’ Arenella nobildonna famosa per le feste che organizzava con il marito Giuseppe Valguarnera, per raccogliere fondi di beneficenza tra la folta aristocrazia palermitana e isolana nel fastoso periodo della Belle Époque siciliana (Veglioni di Carnevale, feste e balli in maschera e/o costume a tema).

Istituzione con sede ubicata alla fine della salita Ramirez lungo la salita Artale, nel palazzo omonimo. Sul prospetto campeggia ancora l’insegna dipinta che attesta la presenza dell’istituto. Nel volgere di pochi anni (1911c.) la sede della scuola è spostata in via Celso 67, aggregandola al liceo musicale femminile «Alessandro Scarlatti» di via Lungarini 60.

Le classi d’insegnamento comprendevano studi di violino, pianoforte, arpa, canto, la divisione armonia, contrappunto, la storia e l’estetica della Musica.